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Il Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi

Nel 1969 si costituì a Napoli il Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi (CISPE), per iniziativa di Marcello Gigante (al quale è stato intitolato dopo la morte),  con il duplice intento di collaborare alla ripresa dello scavo della Villa dei papiri in Ercolano e di promuovere il rinnovamento dello studio dei testi, oggi conservati nella Officina dei Papiri Ercolanesi presso la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli, con la quale, sin dal primo momento, si è istituito un proficuo rapporto di collaborazione.

I papiri, che furono trovati, alla metà del XVIII secolo, in una Villa  ercolanese probabilmente appartenuta alla famiglia romana dei Pisoni, rappresentano un patrimonio librario unico al mondo. Contengono opere di filosofia ellenistica, prevalentemente epicurea, ma  anche stoica.  Dopo l’interesse suscitato al momento della scoperta – si trattava dei primi papiri venuti alla luce dal mondo antico – e una significativa attività di decifrazione e studio avviata in epoca borbonica dall’Accademia Ercolanese, fondata nel 1755 da Carlo di Borbone, e proseguita, tra la fine del XIX  e l’inizio del XX secolo grazie all’intervento della moderna filologia europea, prevalentemente germanica, l’attenzione su questi testi era sensibilmente diminuita. Bisognava riprendere con vigore lo studio delle opere contenute nella Biblioteca ercolanese sia per i nuovi mezzi tecnici che ne facilitano la lettura sia per i numerosi studi sulla filosofia ellenistica che, nel corso del Novecento, hanno chiarito molti aspetti di questo momento importante del pensiero greco.

Il CISPE, destinando borse di studio annuali a ricercatori italiani e stranieri, promuovendo pubblicazioni e diffondendo con ogni mezzo la nozione dell’importanza di questo antico nucleo librario, si propone di rendere noto e fruibile un patrimonio che contribuisce in maniera non insignificante ad arricchire la nostra conoscenza del mondo classico, che è alla base della civiltà occidentale.

È stata curata, nel 1972, la ristampa del volume ancora fondamentale di D. Comparetti – G. De Petra, La Villa ercolanese dei Pisoni. I suoi monumenti e la sua biblioteca. Nel 1971 Gigante ha fondato la Rivista «Cronache Ercolanesi», pubblicata dall’Editore Macchiaroli e, dal 2013, dallo stesso Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi ‘M. Gigante’. La Rivista, in fascia A nella valutazione ANVUR, ospita edizioni e articoli su testi e temi ad essi attinenti; ne sono finora usciti cinquantatré volumi e otto Supplementi; ogni numero comprende anche articoli di archeologia ercolanese. Dal 1978 il CISPE collabora con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici: sono apparsi finora venti volumi (con quattro Supplementi) de La Scuola di Epicuro, Collezione di testi ercolanesi fondata da M. Gigante e pubblicata dalla casa editrice Bibliopolis, fondata da Francesco del Franco, che consiste in edizioni delle opere maggiori della biblioteca ercolanese. La possibilità di leggere oggi i testi epicurei in edizioni modernamente concepite, corredate di traduzione in lingue moderne ed esauriente commento, consente un approccio diverso e molto più profondo alla speculazione epicurea in tutti i suoi aspetti.

Nel 1988 è stata pubblicata una bibliografia ragionata sulla civiltà ercolanese, Herculaneum. A Guide to Printed Sources, curata da I. C. Mc Ilwaine, che è il pendant del Catalogo dei papiri ercolanesi, pubblicato nel 1979 e aggiornato nel 1989 e nel 2000, ora confluito in Chartes. Catalogo multimediale dei papiri ercolanesi (www.chartes.it), a cura di G. Del Mastro (2005), costantemente aggiornato. Esso costituisce il punto di partenza per chi voglia accostarsi alle opere: di ogni rotolo sono infatti forniti i dati tecnici necessari e un’ampia bibliografia.

Dall’atto della fondazione, oltre che con la Biblioteca Nazionale di Napoli,  il CISPE collabora con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli Federico II, con il quale è stata stipulata una convenzione, e con il Parco Archeologico di Ercolano: il Direttore della Biblioteca Nazionale, il Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli Federico II e il Direttore del Parco Archeologico sono membri di diritto del CISPE. Da molti anni il CISPE ha stretto rapporti anche con il Philodemus Translation Project, coordinato dai proff. D. Blank, dell’Università della California di Los Angeles (UCLA), e R. Janko, dell’University of Michigan, che si propone come scopo di tradurre in lingua inglese le opere di Filodemo Sulla poesiaSulla retorica e Sulla musica, con i Friends of the Herculaneum Society, con il gruppo di ricerca Telephe, con le Università di Pisa, di Würzburg, di Colonia, con la Brigham Young University (Provo, Utah), con il gruppo di ricerca ERC Platinum.

Tanto ha consentito a Napoli di essere la sede di diritto di cinque Convegni Internazionali: il XVII Congresso di Papirologia, nel 1983; il Congresso sull’Epicureismo greco e romano, nel 1993; la Giornata Internazionale dedicata alla Villa dei Papiri (25 giugno 1997); il Colloquio Internazionale “I Papiri Ercolanesi e la storia della filosofia antica” (2002); il Convegno Internazionale “Vedere” l’invisibile: il XXXIV libro Sulla natura di Epicuro (PHerc. 1431)” (28 febbraio-1 marzo 2019), tenuto in occasione dei 50 anni dalla fondazione del Centro, e di inaugurare, nel settembre 2017, la Scuola Estiva di Papirologia Ercolanese ‘Graziano Arrighetti’.